
La Commissione per la Legislazione del Senato italiano ha fissato una seduta per martedì 25 novembre 2025, durante la quale esaminerà il disegno di legge di conversione del Decreto-Legge 146/2025, la misura di punta del governo Meloni per semplificare l’ingresso legale dei lavoratori stranieri e rafforzare il controllo sull’immigrazione irregolare. Il decreto, approvato dalla Camera dei Deputati la scorsa settimana, deve essere convertito in legge entro il 2 dicembre per rimanere in vigore.
Il testo estende da 7 a 15 giorni il termine entro cui il datore di lavoro deve confermare il nulla osta (autorizzazione al lavoro) dopo il rilascio e concede alle aziende ulteriori 15 giorni dall’arrivo dello straniero per firmare il contratto di soggiorno obbligatorio. Le prefetture saranno obbligate ad accettare le pratiche completamente digitali presentate da avvocati e consulenti accreditati, mentre l’Ispettorato del Lavoro effettuerà un pre-controllo delle domande per escludere i datori di lavoro inseriti in una lista nera prima dell’avvio della corsa annuale al “click-day” per le quote.
I senatori dovrebbero concentrarsi su due punti controversi: un progetto pilota che consente ai datori di lavoro del settore stagionale di presentare le domande con 12 mesi di anticipo e sanzioni severe fino a 50.000 euro più un divieto triennale per le aziende colte a utilizzare offerte di lavoro fraudolente. Le lobby imprenditoriali dell’agricoltura e dell’edilizia sostengono le pene più dure, sostenendo che gli intermediari falsi hanno fatto lievitare i prezzi del mercato nero per le quote, ma avvertono anche che i tempi più lunghi potrebbero vincolare le aziende a impegni di organico in condizioni economiche instabili.
Se la commissione approverà il disegno di legge martedì pomeriggio, il testo passerà all’aula per il voto di fiducia già giovedì. I team HR delle multinazionali con sedi in Italia seguono con attenzione il calendario; senza la conversione tempestiva, tutti i nulla osta rilasciati dal 3 ottobre decadrebbero, costringendo i datori di lavoro a ricominciare le pratiche e mettendo a rischio le date di inizio di gennaio per i principali assegnati.
Consiglio pratico: le aziende che hanno già ottenuto il nulla osta con il nuovo decreto dovrebbero prepararsi a emettere conferme formali di lavoro subito dopo il passaggio al Senato, per evitare intoppi dell’ultimo minuto nei consolati durante il periodo natalizio.
Il testo estende da 7 a 15 giorni il termine entro cui il datore di lavoro deve confermare il nulla osta (autorizzazione al lavoro) dopo il rilascio e concede alle aziende ulteriori 15 giorni dall’arrivo dello straniero per firmare il contratto di soggiorno obbligatorio. Le prefetture saranno obbligate ad accettare le pratiche completamente digitali presentate da avvocati e consulenti accreditati, mentre l’Ispettorato del Lavoro effettuerà un pre-controllo delle domande per escludere i datori di lavoro inseriti in una lista nera prima dell’avvio della corsa annuale al “click-day” per le quote.
I senatori dovrebbero concentrarsi su due punti controversi: un progetto pilota che consente ai datori di lavoro del settore stagionale di presentare le domande con 12 mesi di anticipo e sanzioni severe fino a 50.000 euro più un divieto triennale per le aziende colte a utilizzare offerte di lavoro fraudolente. Le lobby imprenditoriali dell’agricoltura e dell’edilizia sostengono le pene più dure, sostenendo che gli intermediari falsi hanno fatto lievitare i prezzi del mercato nero per le quote, ma avvertono anche che i tempi più lunghi potrebbero vincolare le aziende a impegni di organico in condizioni economiche instabili.
Se la commissione approverà il disegno di legge martedì pomeriggio, il testo passerà all’aula per il voto di fiducia già giovedì. I team HR delle multinazionali con sedi in Italia seguono con attenzione il calendario; senza la conversione tempestiva, tutti i nulla osta rilasciati dal 3 ottobre decadrebbero, costringendo i datori di lavoro a ricominciare le pratiche e mettendo a rischio le date di inizio di gennaio per i principali assegnati.
Consiglio pratico: le aziende che hanno già ottenuto il nulla osta con il nuovo decreto dovrebbero prepararsi a emettere conferme formali di lavoro subito dopo il passaggio al Senato, per evitare intoppi dell’ultimo minuto nei consolati durante il periodo natalizio.






